GIORNATA NAZIONALE IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL CORONAVIRUS
ANCI Umbria partecipa, domani, alla prima giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus, con un minuto di silenzio che sarà osservato alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio dei Ministri, Draghi, al cospetto della bandiera italiana a mezz’asta.
In una lettera indirizzata ai sindaci, il presidente dell’ANCI Antonio Decaro annuncia che “il Parlamento italiano istituirà, con legge, la giornata nazionale per conservare e rinnovare la memoria di tutte le persone che sono decedute a causa di tale epidemia”. E aggiunge che “testimoniare il nostro essere uniti, il nostro stare insieme come sindaci, senza distinzione di appartenenze geografiche o politiche, è un segnale importante di fiducia e di speranza da trasmettere alle nostre comunità ancora fortemente provate da questa triplice emergenza sanitaria, economica e sociale”.
La richiesta di Decaro di condividere un gesto in comune è stato esteso a tutti i sindaci dell’Umbria. E in particolare, “ANCI Umbria – afferma il presidente, Michele Toniaccini - assume come momento simbolico di questa giornata, la fiaccola benedettina "Pro pace et Europa una" che sarà a Bergamo proprio domani, grazie all’impegno del sindaco di Norcia Nicola Alemanno e delle altre città benedettine di Subiaco e Cassino”.
Alla fiaccola benedettina è infatti affidato il compito di “rafforzare il valore di speranza e rinascita post Covid”.
Il presidente Toniaccini, rivolgendosi a tutte le famiglie delle vittime del Covid, nel rinnovare loro i più profondi sentimenti di cordoglio, si stringe attorno al loro dolore: “Ogni volta che scompare un cittadino, si perde un pezzo della nostra comunità, è un lutto per tutti noi. Ciò che possiamo fare è onorarli con la memoria, sostenere le loro famiglie, e cercare di spezzare, con ogni mezzo, la catena del contagio, perché non possiamo permetterci alle perdite, altro dolore”.
E nel giorno dell'anniversario dell'Unità d'Italia, Toniaccini condivide le parole del presidente Mattarella che ha elogiato la nazione per la reazione alla pandemia: “Anche gli umbri, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno tenuto comportamenti rispettosi e civili. E quell’Italia ferita duramente dall'emergenza sanitaria non ha mai arretrato nel suo spirito di democrazia, di unità e di coesione. Come ho avuto più volte modo di ribadire, il Covid ha imposto distanziamenti, ma non ci ha tolto la vicinanza e il calore della solidarietà, della generosità, degli abbracci dai balconi, della voglia di non arrendersi”.